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Verso l’autonomia

Una KIA Soul sperimentale a guida autonoma.
Una KIA Soul sperimentale a guida autonoma.

Non passa giorno senza ricevere notizie circa investimenti o aperture di centri di ricerca, improntati allo sviluppo di tutte quelle tecnologie che oggi aiutano il guidatore in termini di sicurezza ma che in un futuro molto vicino saranno in grado di guidare autonomamente le nostre vetture mentre noi saremmo dei semplici passeggeri.

E’ il caso recente di due colossi dell’auto come Kia e Ford. La prima ha presentato ufficialmente anche in Europa il suo marchio “DRIVE WISE” dedicato allo studio di sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) che porteranno alla gestione totalmente autonoma della guida.

Il programma DRIVE WISE, attualmente in corso di sviluppo, è stato concepito per aumentare la sicurezza di tutti gli automobilisti attraverso l’adozione di nuove tecnologie che saranno applicate nei modelli futuri, riducendo ulteriormente i rischi della circolazione e migliorando il collegamento fra pilota e veicolo per una guida ancora più sicura in totale serenità.

La vera notizia sta nel fatto che certe tecnologie importantissime per la sicurezza una volta erano esclusive di auto di fascia alta di prezzo mentre oggi sono di utilizzo comune anche su vetture di volume.

La Ford Mondeo a guida autonoma.
La Ford Mondeo a guida autonoma.

Ford invece ha annunciato la nascita della controllata Ford Smart Mobility LLC a Palo Alto, California, che si inserisce nell’ambito dello Smart Mobility Plan, la strategia per anticipare i bisogni di mobilità dei consumatori e trasformare l’esperienza di chi si sposta mediante l’implementazione di tecnologie cloud e di connettività, l’elaborazione di ‘big data’ e l’analisi degli scenari di mobilità, che saranno alla base dello sviluppo della guida autonoma.

Gli interni di una Kia Soul a guida autonoma.
Gli interni di una Kia Soul a guida autonoma.

Tornando a Kia, le future tecnologie DRIVE WISE presentate finora includono:

  • HAD (Highway Autonomous Driving) impiega un radar e delle telecamere per leggere le indicazioni sulla strada e gestire la marcia in corsia oppure il soprasso su qualsiasi percorso senza intervento del pilota.
  • UAD (Urban Autonomous Driving) utilizza il GPS e altri sensori per identificare la posizione del veicolo sulla strada e utilizza le informazioni su traffico per gestire al meglio la marcia nelle congestionate aree urbane.
  • PVF (Preceding Vehicle Following) sistema di marcia in corsia in grado di “vedere” il veicolo che precede ed eventualmente seguire la sua traiettoria lungo qualsiasi percorso, anche in assenza di indicazioni sull’asfalto.
  • ESS (Emergency Stop System) agisce in abbinamento con il DSM (Driver Status Monitoring) che analizza il volto del conducente e ne valuta lo stato di stanchezza e attenzione. In caso di necessità accosta automaticamente il veicolo per un arresto in tutta sicurezza.
  • TJA (Traffic Jam Assist) controlla il veicolo che precede nel traffico congestionato, mantiene la distanza di sicurezza e individua la spazio per procedere speditamente.
  • AVP (Autonomous Valet Parking) è il sistema che permette di scendere dalla vettura e farla parcheggiare automaticamente con un comando a distanza.

guida-autonoma_AAlcune di queste tecnologie sono già in uso nelle attuali vetture e ci aiutano a garantire la sicurezza durante la marcia. Come detto il primo passo verso la guida autonoma. (Luca Capomacchia)

La Redazione

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