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Veloce come Il Vento

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E’ nelle sale cinematografiche, dove ha già ottenuto un successo di pubblico e di critica, un nuovo film italiano ambientato nel mondo del Motosport: “Veloce come il vento” prodotto da Domenico Procacci per Fandango e Rai Cinema, scritto e diretto da Matteo Rovere che si è ispirato alla vicenda umana dell’ex pilota rally Carlo Capone, Campione europeo della specialità negli anni 80. Narra infatti la storia dei due fratelli Loris e Giulia De Martino. Lui è un tormentato ma talentuoso pilota con un grande istinto per la guida, ormai allo sbando per colpa della droga. Lei è stata avviata dal padre nelle corse in pista, in particolare nel Campionato Italiano Gran Turismo. Rimasta improvvisamente senza il “faro” del padre, Giulia ritroverà il fratello dopo un lungo e difficile percorso.

Girato tra Imola, città e pista, la splendida Matera e i circuiti di Monza e Vallelunga, vede uno straordinario Stefano Accorsi vestire i panni di Loris De Martino, accanto alla giovanissima e convincente Matilda De Angelis che è Giulia.

Accanto al difficile lavoro sulla sua fisicità per restituire l’inquietudine del personaggio di Loris, Accorsi per questo film ha scelto anche di imparare a guidare le auto da corsa per ricorrere il meno possibile a controfigure, e per l’occasione ha avuto un maestro d’eccezione: Paolo Andreucci, nove volte campione italiano di rally e pilota ufficiale di Peugeot Sport Italia. Andreucci è stato non solo il mentore dell’attore durante le riprese, ma anche il suo stuntman nelle scene che ne hanno richiesto la presenza

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Coprotagoniste di questo film sono infatti due Peugeot che hanno fatto battere il cuore – e continuano a farlo – a generazioni di appassionati del mondo delle corse e delle auto sportive: la “205 GTi 1.9 da 130 CV e la 205 Turbo 16, campione del mondo rally 1985 e 1986. In modo particolare, la Peugeot 205 T16, guidata da Accorsi in una gara clandestina mozzafiato ambientata tra i Sassi di Matera, è una vera e propria leggenda del rally che proviene direttamente dal Musée de l’Aventure Peugeot di Sochaux, una vettura da 400 cavalli portata in “Veloce come il vento” quasi al limite per esigenze di copione.

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“Guidare la 205 T16 per me è stato un privilegio – confessa Stefano Accorsi – oltre ad essere un’auto mitica nel mondo del rally è anche rarissima, messa a disposizione dal Musée de l’Aventure Peugeot di Sochaux. Ammetto che sentivo la responsabilità perché erano previste scene di guida pericolose. Ma per fortuna c’era Paolo Andreucci! Avere come istruttore un super campione come lui ha reso tutto possibile: non solo mi ha spiegato in modo semplice e chiaro come trattare l’auto ma è stato capace di stemperare la pressione e di dare spazio al divertimento della guida!”

Tra l’altro, Stefano Accorsi è anche brand ambassador di Peugeot. Un percorso in crescendo iniziato nel 2012 con lo spot della Peugeot 208 al quale l’attore ha dato la voce, proseguito poi con il lancio della 308, del cui spot Accorsi era voce e anche interprete e consolidatosi con progetti speciali come 3 viaggi – i tre cortometraggi realizzati nel 2014 da Havas Worldwide Milan per Sky che declinano tre diversi modi di intendere il viaggio –  e il recentissimo Best Technology Experience, il tour nelle principali piazze italiane che rivoluziona il test drive. In ognuna delle sette tappe del tour, partito da Napoli lo scorso 11 marzo, è infatti possibile testare i contenuti tecnici e tecnologici di Peugeot 308 GT, 2008 e 208 GTi attraverso l’esperienza full-immersion nei tre video di virtual reality realizzati con tecnologia Oculus diretti da Stefano Accorsi e interpretati dallo stesso Accorsi e da Paolo Andreucci. (Franco Carmignani)

La Redazione

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