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Iran: El Dorado dell’automotive?

El Dorado è il luogo leggendario dove si troverebbero immense quantità di oro e pietre preziose, chiunque è alla ricerca del suo Ed Dorado e il settore automotive non è immune da questa ricerca; un mercato dove la domanda sia in continua crescita, dato che il solo mercato statunitense non è sufficiente, quello europeo è saturo e quello cinese sta rallentando dopo anni di corsa estenuante. Non è un caso, ad esempio, che il lancio della nuova Alfa Romeo Giulia sia stato rimando a causa proprio della diminuzione di vendite nel mercato cinese.
La soluzione, o parte di essa, sembra sia arrivata lo scorso 16 gennaio con la fine dell’embargo economico in Iran, un mercato che nel 2011 ha raggiunto un picco di 1.6 milioni di veicoli venduti, livello che dovrebbe ritrovare in due anni, per arrivare a 2 milioni di veicoli intorno il 2022.
In occasione del viaggio ufficiale del presidente Hassan Rohani a Parigi, infatti, il gruppo PSA Peugeot Citroën, presente in Iran da 50 anni e con un parco circolante stimato a più di 4 milioni, e Iran Khodro hanno firmato un contratto di joint-venture per la produzione di veicoli di ultima generazione nel paese iraniano.

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Fondata nel 1962, Iran Khodro è il maggiore costruttore automobilistico della regione Medio Oriente/Nord Africa e tra i 20 più grandi al mondo. Con una quota di mercato del 54% in Iran, la società esporta la sua produzione in 32 paesi con installazioni industriali in tre continenti.
La società, il cui capitale sarà ripartito al 50%, pone le basi per un partenariato strategico tra le due aziende: nei prossimi 5 anni, la joint-venture prevede, infatti, investimenti fino a 400 milioni di euro in capacità industriale e in ricerca e sviluppo che contribuiranno alla creazione di un dispositivo industriale competitivo per la produzione e commercializzazione dei modelli Peugeot 208, 2008 e 301, con motorizzazioni di ultima generazione.
L’accordo prevede anche la ripresa delle relazioni contrattuali riguardo la fabbricazione di veicoli Peugeot attualmente prodotti in Iran e la creazione di una joint-venture sul sito industriale di Teheran per produrre veicoli Peugeot di nuova generazione, sulla base di una piattaforma che servirà a Iran Khodro anche per sviluppare veicoli propri e la possibilità di esportare i prodotti della joint-venture.
La joint-venture entrerà in vigore verso la metà del 2016, mentre i primi veicoli usciranno dalle linee di produzione dello stabilimento di Teheran nel corso del secondo semestre 2017.
Anche Renault in occasione del viaggio ufficiale del presidente iraniano, ha rilasciato un comunicato ufficiale nel quale ribadisce che la sua presenza in Iran risale al 2003 con la joint-venture Renault Pars, costituita in partenariato con i principali due costruttori del Paese, SAIPA e Iran Khodro. Grazie a questa joint-venture il Gruppo Renault ha prodotto circa 500.000 veicoli e grazie alla fine delle sanzioni economiche, non appena saranno ristabilite relazioni fluide tra banche francesi ed iraniane, ha annunciato che intensificherà le sue attività in Iran portandole ad un livello significativo e preparerà, con i due partner, nuovi lanci di modelli. (Stefania Favìa del Core)

La Redazione

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