Al volante della tuttospazio dell’Ovale Blu
La S-Max, con una guidabilità che emula quella delle berline sportive e si discosta nettamente dalla dinamica dei veicoli da famiglia, rappresenta un’eccezione tra le vetture tuttospazio, per questo l’abbiamo portata tra i cordoli della pista dell’Isam, di Anagni (FR), dove ha dimostrato di sapersela cavare bene anche a limite.
Chiaramente, la nuova generazione è diventata anche più fruibile e tecnologica, per vivere al meglio l’esperienza di viaggio e lo spazio che offre a guidatore e passeggeri.
Esteticamente, la S-Max ha mantenuto invariate le dimensioni generali, ritoccando il frontale con la nuova calandra tipo Aston Martin e guadagnando nuovi gruppi ottici anteriori e posteriori; inoltre, la vetratura laterale più sottile dona più slancio alla fiancata.
Tutta nuova sotto pelle, grazie al pianale che si basa su quello della nuova Ford Mondeo, la nuova vettura da famiglia dell’Ovale Blu aumenta l’impronta a terra con i cerchi da 19 pollici, che la rendono ulteriormente sportiva.
Chiaramente, abbiamo riscontrato migliorie anche nell’abitacolo, dove i materiali sono più ricercati e la strumentazione è diventata virtuale, guadagnando un display LCD da 10 pollici.
Al centro della plancia, contraddistinta da meno pulsanti, campeggia lo schermo touch da 8 pollici diviso in 4 aree per gestire il sistema d’infotainment che si avvale anche dei comandi vocali. Abbondante, come sempre, lo spazio a bordo, ma adesso, con la seconda fila di sedili più alta rispetto al modello precedente, i passeggeri posteriori godono di una maggiore visibilità.
Inoltre, dal portellone elettrico si accede ad un bagagliaio che varia la capacità di carico da 700 fino a 2020 litri.
Nella S-Max che abbiamo testato, il motore è il 2.0 TDCi da 180 CV, che lavora insieme al cambio automatico Powershift.
L’accelerazione da 0 a 100 km/h, che avviene in 9,6 secondi, è brillante per il genere di auto, mentre la velocità massima tocca i 205 km/h. Tutto questo con un consumo, dichiarato, di appena 5,4 l/100 km.
Portarla tra i cordoli di una pista, potrebbe sembrare una provocazione, ma in effetti, la S-Max se l’è cavata piuttosto bene, con appoggi sicuri, una discreta agilità nel misto, considerando le dimensioni ed il peso, ed un’efficace azione frenante.
Oltre tutto, quello dell’ISAM è un circuito impegnativo, con un misto capace di impegnare anche le sportive, e questo sottolinea ulteriormente le doti dinamiche della vettura dell’Ovale Blu.
Un’auto che infonde sicurezza, e che nel traffico va guidata con attenzione, considerando gli ingombri esterni.
Ottima la posizione di guida, da cui il guidatore domina la strada, mentre il comfort è sempre di alto livello.
Non mancano i sistemi d’ausilio alla guida, come quello adegua la velocità ai limiti delle strade che l’auto si appresta a percorrere, o il dispositivo che evita o segnala l’eventualità di una collisione con i veicoli che precedono la S-Max.
Inoltre, per rendere più semplice l’interazione con la vettura, anche nella vita di tutti i giorni, troviamo il portellone ad apertura automatica che spalanca il vano di carico anche se si hanno le mani occupate: è sufficiente posizionare un piede al di sotto del paraurti posteriore per accedere all’area bagagli.
Chiaramente, vista la tecnologia presente, ed i tanti dispositivi a bordo della nuova S-Max, il prezzo risulta adeguato ai contenuti. Così, per la versione Titanium, con cambio automatico, si parte dai 38.000 euro. (Valerio Verdone)