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Seat, il futuro è connesso

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Tanti i progetti dalla Casa di Martorell all’insegna della connettività: dopo il lancio della Leon X-perience, l’auto che si apre e si chiude con l’App, in futuro lo smartphone diventerà una “chiave digitale” ma anche un mezzo con cui monitorare la guida.

 Verona – Un’applicazione che consenta di prenotare e pagare un parcheggio privato senza bisogno di scendere dalla vettura? Presto arriverà per tutti i clienti Seat. SEAT ConnectApp, in collaborazione con Samsung e SAP, presentata al Mobile World Congress di Barcellona, in futuro permetterà di avviare la ricerca del posto auto, la funzione di riconoscimento della vettura e il pagamento della rimessa tramite le impronte digitali, senza ovviamente aprire neanche il finestrino: si accederà all’ingresso del parking, infatti, con l’apertura automatica della sbarra – l’auto sarà rilevata dalla targa – effettuando al momento dell’uscita un “ticket virtuale”. In che modo? Sfruttando l’integrazione attraverso SAP Vehicles Network (SVN) e SAP HANA Cloud Platform per l’Internet delle cose: il marchio, infatti, accederà ai dati globali relativi ai parcheggi su strada e non, e l’utente pagherà utilizzando Samsung Pay, sfruttando dunque il sistema in modo ottimale.

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“Insieme, stiamo lavorando per offrire all’utente un’esperienza semplificata nel traffico urbano e contemporaneamente stiamo gettando le basi per altri servizi orientati alla vettura”, dicono dalla Casa. Seat, forte del successo della piattaforma Samsung Pay in Corea del Sud e negli Stati Uniti, dunque, prevede che questo servizio di pagamento mobile, che assicura semplice e sicuro, raggiunga il mercato europeo già nei prossimi mesi. Questo, oltre a tante altre novità.
Se già con la Leon X-perience, oggi in commercio, dall’App è possibile aprire e chiudere l’auto, vedere dove è posizionata, accendere il climatizzatore da remoto, aprire i finestrini, dal prossimo anno lo smartphone potrebbe diventare potenzialmente anche una “chiave digitale” e dunque farne duplicati, più pratici per chi condivide l’auto con amici e familiari che possono accedervi con un click. Certamente, sarà possibile decidere chi e per quanto potrà farlo attraverso codici e algoritmi che proteggono il sistema: il progetto permetterà, del resto, di gestire completamente la configurazione e la limitazione di una serie di funzionalità o prestazioni, tra cui per esempio la velocità massima, utile nel caso la vettura ad esempio venga condivisa con i propri figli e si voglia tenere sott’occhio l’andatura.

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Nella prossima configurazione dell’App My Seat, inoltre, la Casa di Martorell consentirà di esplorare tutti i nuovi servizi accessibili grazie all’Internet delle cose (IoT): il controllo da remoto degli elettrodomestici, una tra tante. Come anche la possibilità di riprodurre avvertimenti e avvisi del quadro strumenti, o anche il monitoraggio dal telefonino del comportamento di guida, per fornire suggerimenti, migliorare le prestazioni e contenere i costi, riducendo consumi e interventi di manutenzione non programmati. (Ilaria Salzano)

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La Redazione

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