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Opel Combo Life, lo spazio prima di tutto

Milano – Nel 1986 nasceva con l’unico obiettivo di trasportare merci. Nel corso degli anni, la Opel Combo si è trasformata pian piano, raggiungendo sempre di più una connotazione “passeggerocentrica” (passateci il temine). In attesa della prova dinamica, abbiamo incontrato a Milano la quinta generazione dell’ MPV della Saetta. Opel Combo Life abbandona definitivamente lo spirito “commerciale” e indubbiamente guadagna in stile e tecnologia, proponendo contenuti e dotazioni inedite per il segmento.

Basata su meccanica e piattaforma condivise con Citroën Berlingo e Peugeot Rifter, rispetto alle cugine presenta un look più tradizionale, soprattutto al frontale dove cambia il disegno di fari, mascherina e paraurti. Il posteriore è estremamente lineare ed è caratterizzato da linee verticali che comunicano un’elevata praticità del veicolo e definiscono il profilo della più che generosa apertura del vano bagagli che nella versione lunga  4,4 metri  offre da 597 a 2.126 litri,  mentre nella Combo Life da 4,75 metri propone da un minimo di 850 a un massimo di 2.693 litri. Poi c’è una quantità davvero sorprendente di vani portaoggetti come quello nella console centrale, che può ospitare una bottiglia da 1,5 litri, quello sotto il tetto panoramico oppure un altro, da 36 litri, sopra la cappelliera.

Tantissima la tecnologia a bordo, a conferma del suo definitivo salto di categoria. Debutto in anteprima assoluta per il Flank Guard, che aiuta il guidatore nelle curve a bassa velocità, avvisandolo se si rischia di toccare un ostacolo non visibile (colonnine, barriere, muretti) con la fiancata della veicolo. A questo si aggiungono l’Allerta incidente con Rilevamento pedoni e Frenata automatica di emergenza, la telecamera anteriore Opel Eye con riconoscimento dei limiti di velocità e mantenimento della corsia, il Cruise Control Automatico (adattivo), il sistema di Adattamento intelligente della velocità (che riconosce i limiti di velocità  e adatta di conseguenza l’andatura), il Sistema di rilevamento stanchezza Driver Drowsiness Alert e la telecamera posteriore a 180 gradi.

Chi ha bisogno di ancora più spazio e di ulteriori possibilità di carico o chi vuole trainare una piccola roulotte (peso rimorchiabile fino a 1.500 kg) può fare affidamento sul Trailer Stability Control (TSC) di serie, quando viene richiesto con il gancio di traino. Questa funzione aggiuntiva dell’ ESP stabilizza l’oscillazione del rimorchio o rallenta il veicolo secondo necessità. Se questi interventi non sono sufficienti a evitare qualsiasi pericolo, il sistema riduce ulteriormente la coppia del motore e frena il veicolo in modo da abbandonare la velocità critica il più rapidamente possibile.

Sotto il cofano, i clienti di Opel Combo Life troveranno diversi motori turbo benzina e diesel a iniezione diretta. Tutte le unità uniscono piacere di guida e bassi consumi. I motori sono abbinati a cambi manuali a cinque o sei velocità e per la prima volta nel segmento è disponibile anche un cambio automatico a otto velocità. Per ulteriori dettagli, però, aspettiamo di guidarla mentre sul mercato arriverà in estate. (Ettore Rungo)

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La Redazione

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