Nel corso di un convegno organizzato a Bruxelles dall’European Automobile Manufacturers Association (ACEA). Iveco ha illustrato le strategie che ha in cantiere per ridurre la CO² dei propri mezzi
Costruttore internazionale di veicoli commerciali e membro di lungo corso dell’ACEA, il brand sta lavorando per affrontare il problema delle emissioni, concentrando la propria attenzione sulle tecnologie a gas naturale, ibrida e plug-in in grado di garantire notevoli risparmi.
Il gas naturale, rispetto a tutte le forme alternative di trazione oggi disponibili, è la soluzione di miglior compromesso tra emissioni, costi di gestione e prestazioni. Costituisce la scelta tecnicamente migliore ed è immediatamente adottabile per risolvere i problemi dell’inquinamento urbano. Il gas naturale è anche l’unico combustibile moderno alternativo, con il più ampio potenziale di distribuzione nel breve-medio termine per veicoli commerciali e autobus.
L’Iveco Stralis LNG Natural Power, con motore a gas naturale liquefatto, è l’esempio pratico di questa nuova strategia. In Europa oggi sono in circolazione circa 500 mezzi di questo tipo, soprattutto nei Paesi Bassi, Francia, Spagna e Italia, dove la rete di infrastrutture per il rifornimento di gas naturale è diffusa da tempo.
Iveco è anche precursore del “Progetto Diciotto”: iniziativa condotta in Italia sugli autoarticolati, per sperimentare su scala europea l’effetto in termini di migliore efficienza del trasporto che deriva dall’allungamento a 18 metri degli autoarticolati (con semirimorchi), dall’attuale valore standard di 16,50 m. I risultati finora conseguiti hanno dimostrato che, combinando la tecnologia a gas naturale liquefatto con un allungamento a 18 metri degli autoarticolati con semirimorchio, è possibile ottenere una riduzione fino al 15% delle emissioni di CO².
I costruttori di autocarri hanno registrato, dal 1965 a oggi, una riduzione del 60% del consumo di carburante. I veicoli pesanti attualmente contribuiscono per il 5% alle emissioni di gas serra. Si stima di poter ottenere una riduzione delle emissioni di CO² del 20% per i veicoli pesanti entro il 2020, pari a un calo del 3,5% su base annua rispetto ai livelli di emissioni registrati nel 2014. (Francesco De Luca)