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Video prova della Maserati Ghibli Diesel, un’auto ruggente

La Ghibli è decisamente diversa dalla sua antenata, con quattro porte, una linea affilata ed un baule di tutto rispetto è una berlina-coupé figlia dei nostri giorni piuttosto che una gran turismo tutta motore e adrenalina come negli anni passati. D’altra parte, c’è la GranTurismo ad assolvere questo compito, e così la versione moderna di una delle sportive più affascinanti di sempre, prende posto nel listino del Tridente al di sotto della Quattroporte, rispetto alla quale è più corta di 29 cm e più bassa di 2 cm.

Rimane pur sempre una berlina di tutto rispetto, con i suoi quasi 5 metri di lunghezza, ma la sua missione è quella di conquistare, con l’appeal Maserati, i clienti delle berline premium tedesche, ed è destinata a chi vuole qualcosa in più a livello di fascino ed emozioni,  a cui può fregiarsi del nobile simbolo del Tridente.

Bellissima, nella livrea blu emozione, e ben piantata sulle ruote da 20 pollici con design GTS, la Ghibli della nostra prova su strada vanta anche pinze dei freni di colore blu, segno di un’inequivocabile sportività.Da sempre, il frontale è la zona più iconica della berlina in questione, con quello sguardo accigliato e aggressivo che si combina con la grande calandra sinonimo di nobiltà automobilistica con tanto di Tridente nel mezzo.

La fiancata è slanciata e muscolosa, e mette in risalto le prese d’aria sui passaruota anteriori, mentre al posteriore spicca il disegno dei gruppi ottici che si raccordano in maniera intrigante con il paraurti. Bellissimi i quattro terminali di scarico, riuniti in 2 coppie, da cui arriva il sound tutt’altro che scontato. Sì, perché anche se la Maserati del nostro test nasconde sotto il cofano un propulsore V6 diesel 3 litri, quest’ultimo suona quasi come un V8, ha una voce bassa, gutturale, e in accelerazione è una delizia per l’apparato uditivo. Merito del sistema Active Sound costituito da 2 attuatori acustici posizionati nelle vicinanze dei tubi di scarico che varia la voce della Ghibli rendendola particolarmente aggressiva in modalità Sport.

Ma è difficile guardarla troppo quando si hanno in tasca le chiavi, per cui saliamo a bordo dove troviamo una novità sostanziale, il display centrale da 8,4 pollici che offre la possibilità di accedere ad un sistema d’infotainment aggiornato e in grado di interagire con i device moderni grazie alla funzione mirroring. Oltre alla possibilità di utilizzare i comandi touch, ecco che arriva in soccorso del guidatore anche un doppio selettore rotante posizionato nella zona inferiore della console centrale. Per il resto, troviamo il consueto lusso Maserati, con pelle a profusione, comandi piacevoli al tatto ed alla vista e tanto spazio a bordo.

In quattro si viaggia nel massimo del confort, ma, volendo, si può salire anche in 5; tanti i litri del bagagliaio (con kick sensor), 500, che consentono, all’occorrenza, di trasportare diverse valigie durante i viaggi.

Già, perché questa Ghibli è una passista, con il suo V6 diesel da 275 CV e 600 Nm di coppia massima, la berlina del Tridente offre prestazioni degne di nota, visto che lo scatto da 0 a 100 km/h è coperto in appena 6,3 secondi, mentre la velocità massima tocca i 250 km/h. Se aggiungiamo consumi dichiarati di 5,9 l/100 km, si capisce che le prestazioni in questo caso non influiscono sull’autonomia.

Certo, se si seleziona la modalità Sport e si lavora con le palette posizionate dietro il volante per agire sul cambio ZF ad 8 marce, allora le soste dal benzinaio diventano più frequenti, ma quando è possibile, la Ghibli chiede di essere guidata, perché il suo DNA porta i geni della sportività: le sospensioni elettroniche Skyhook si adattano alla strada, lo schema a quadrilatero anteriore e multilink posteriore, il volante preciso e la distribuzione dei pesi 50:50 tra avantreno e retrotreno, la rendono estremamente dinamica e agile tra i tornanti, dove sfoggia un passo di 17 cm più corto rispetto alla Quattroporte ed un peso inferiore di 50 kg. La trazione posteriore inoltre, è una garanzia, ma l’auto rimane piuttosto neutra, con un anteriore ben saldo che infonde sicurezza e consente di spingere lavorando con gas e sterzo per gestire eventuali intemperanze della coda. In pratica, è come avere due auto in una: una sportiva di razza o una berlina iperconfortevole, perché anche l’insonorizzazione ha subito miglioramenti e, ad andatura convenzionale, è da riferimento!

Insomma, la Ghibli è cresciuta ulteriormente, e vanta tutti i dispositivi di sicurezza attiva più moderni racchiusi in una sigla, ADAS, che annovera sistemi atti a garantire in ogni istante la tranquillità di conducente e passeggeri, come il cruise control adattivo, il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco, la frenata automatica d’emergenza e l’allarme per l’abbandono involontario di corsia.

Personalizzabile con i pacchetti Luxury e Sport, per renderla ancora più simile al proprio carattere, la Maserati Ghibli della nostra prova ha un prezzo di partenza di 68.803 euro, optional a parte. (Valerio Verdone)

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La Redazione

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