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Un futuro “plug-in Hybrid” per la nuova Kia Optima

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Kia Motors Company ha annunciato che a partire dalla seconda metà del 2016 la sua ammiraglia Optima sarà equipaggiata con nuove tecnologie di propulsione ibrida plug-in e commercializzata nei mercati globali.

L’obiettivo è quello di arrivare ad un plug-in a grande autonomia e per questo motivo la Optima PHEV in arrivo sarà dotata di batterie litio-polimeri della capacità complessiva di 9,8 kWh, circa sei volte la quantità di energia immagazzinata nella attuale Optima Hybrid. Il motore da 50 kW (42% più potente dell’attuale) può così garantire alla vettura di viaggiare ad alti regimi anche in modalità elettrico-puro, con un’autonomia elettrica stimata di circa 50 km, ad oggi un primato per le berline della stessa categoria.

Il sistema propulsore termico utilizza il quattro cilindri 2000 GDI (Gasoline Direct Injection) che eroga la potenza di 156 CV e la coppia di 189 Nm. In abbinamento con il motore elettrico la potenza complessiva disponibile sale a 205 CV con una eccezionale prontezza di risposta in accelerazione. Il sistema di trasmissione è composto da un cambio automatico a sei marce con l’unità elettrica inserita al posto del convertitore di coppia del tradizionale cambio automatico.

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I dati provvisori attribuiscono alla nuova Optima PHEV un consumo medio di 42 km/l secondo le normative USA, mentre in modalità di ricarica è previsto un consumi medio di 17 km/l.

Le batterie di bordo possono essere ricaricate in meno di tre ore da una colonnina con presa Type2  a 240 Volt.

Per distinguersi dalle altre versioni standard l’Optima PHEV presenta diversi particolari immediatamente riconoscibili: la presa di ricarica nel parafango anteriore, i profili cromati sui battitacco e i cerchi specifici. Non mancherà uno specifico  badge “EcoPlug-in” che rappresenta il debutto ufficiale del sub-brand dedicato alle vetture ibride plug-in della gamma Kia.

Nell’abitacolo è presente un cruscotto dedicato che riporta tutte le informazioni sul funzionamento del sistema di propulsione, mentre l’indicatore sopra la plancia, visibile anche all’esterno, evidenzia lo stato di carica delle batterie.

Lo sviluppo della Optima PHEV non è che il primo passo di una strategia che prevede, nei prossimi 5 anni, l’arrivo in gamma di sei modelli “verdi” per un totale di undici ma anche lo sviluppo di nuovi sistemi di trasmissione sempre più efficienti e la riduzione generalizzata del peso delle scocche di circa il 5% attraverso l’utilizzo di acciai speciali. (Stefania Favìa del Core)

La Redazione

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