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Peugeot 309 la prova del nove

A rigore di logica la Peugeot 309 può essere considerata come l’erede diretta della 305. Nasce a metà 1985, e rappresenta anche una svolta industriale. Viene infatti prodotta da giugno nel rinnovato impianto PSA di Poissy. Nella zona dell’Ile de France, dove in precedenza era costruite le Simca ed ora le…Talbot. E qui sorge la “questione 309”. Questo modello era inizialmente destinato al brand Talbot, ma visto lo scarso appeal e il futuro riassetto, si preferisce integrarla nella gamma Peugeot posizionandola nella classe oltre i quattro metri.

La 309 GTI

309 è anche la prima hatchbak Peugeot. Al lancio sono quattro le motorizzazioni, con cilindrate comprese tra 1,1 e 1,9 litri,  in pratica le stesse della 205 , con la quale ha in comune diversi elementi. La carrozzeria a 3 e 5 porte. Accolta con una certa sufficienza, la Peugeot 309, svolge egregiamente il suo ruolo: a fine 1989 supera il traguardo del milione di unità. La sua storia continua fino al 1993 con un continuo adeguamento della gamma, che comprende due versioni top.

La Peugeot 309 GRD con motore quattro cilindri a iniezione indiretta, con i suoi 80 CV è una comoda “stradista”. La GTI è una sportiva potente con i suoi 130 CV , equilibrata, con un allestimento accattivante, e toccherà il massimo di gradimento con la Peugeot 309 GTI 16v da 160 CV. Come ogni GTI del Leone la 309 fa la voce grossa anche in pista, dove si corre un campionato dedicato con la speciale versione turbo, e nei rally, affidata a Andrea Zanussi, Andrea Aghini e Fabrizio Fabbri, e lo stesso Paolo Andreucci che grazie all’esperienza nel Trofeo Peugeot 1991, entra nella cerchia dei top driver. (fc)

A seguire 306, tempi moderni

La 309 in pista

La Redazione Motor