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Groupe Psa e 3 cilindri PureTech: squadra che vince non si cambia (o quasi)

Milano – I tempi corrono e con loro anche le restrizioni dettate dalla seconda fase della norma Europea Euro 6, nonché dalla più severa China6b. Groupe PSA, con alle spalle già tre titoli “Engine of the Year” nella categoria fra 1,0 e 1,4 litri però, rimane fedele al suo pluricampione tre cilindri, ed anche per il 2018 punta al titolo anche se …qualcosina effettivamente cambia.

Come sottolineato dagli standard europei sulle emissioni inquinanti, le norme in materia si stanno facendo sempre più stringenti con il passare degli anni; il Gruppo automobilistico dall’anima francese è quindi corso ai ripari e da quel che si è visto e percepito durante la presentazione stampa “Tech Academy motore PureTech” avvenuta a Milano, PSA sembrerebbe avere tutte le carte in regola per segnare un ulteriore passo in avanti nella riduzione delle emissioni, garantendo al contempo ottime performance.

La storia si può dire incominci negli anni 90, quando l’impegno nei confronti dell’ambiente da parte di Peugeot riuscì a portare sul mercato la prima 106 elettrica, qualcosa di veramente innovativo se si pensa che si parla di quasi 25 anni fa. Nel 1998 ci fu poi l’introduzione del motore Diesel HDI, del sistema FAP due anni dopo, del progetto Hybrid4 nel 2012 e molto altro, fino ad oggi, con i nuovi 3 e 4 cilindri Pure Tech come attuale punta di diamante.

Per i nuovi motori, in particolar modo il tre cilindri, la Casa si è affidata ampiamente all’ausilio della progettazione digitale, permettendo così un’organizzazione migliore del motopropulsore, ed offrendo così la possibilità di avere una carrozzeria più filante, a tutto vantaggio dell’aerodinamica. Grande attenzione è stata dedicata anche agli ingombri, ponendo l’aspirazione ed il filtro dell’aria il più possibile sopra la testata, al fine di assicurarne una maggiore versatilità anche in previsione della nuova piattaforma modulare CMP in arrivo per il 2019. Sempre nell’ottica di migliorare le prestazioni riducendo le emissioni,

Groupe PSA ha pensato anche ad un filtro antiparticolato GPF, novità in grado di trattare le emissioni generate dalle motorizzazioni benzina ad iniezione diretta, garantendo un alto rendimento e senza necessità di rigenerazione tramite processo di combustione come succede con i FAP. Altra novità è l’introduzione del sistema Valvetronic, soluzione in grado di consentire la regolazione dell’afflusso d’aria all’aspirazione completamente tramite la stessa alzata della valvola e non più mediante corpi farfallati, contribuendo così ad una perdita di carico inferiore e quindi ad un miglioramento dell’indice consumi.

La Peugeot 308

Per quanto riguarda il comparto sovralimentazione invece, troviamo ora una valvola Waste Gate gestita elettronicamente, una girante della turbina in grado di raggiungere i 240000 giri/min, ed un rendimento della stessa e del compressore migliorati.

Il Pure Tech tre cilindri viene offerto in tre declinazioni differenti: PureTech 82 CV (aspirato) e 118 Nm, il 1,2 litri da 110 CV turbo e 205 Nm o da 130 CV e 230 Nm. Sul versante invece 4 cilindri Pure Tech, gli step di potenza offerti dal 1,6 litri sono invece due: 180 CV e 250 Nm, oppure 225 CV e 300 Nm. (Lorenzo Pollini)

La Citroen C3

La Redazione Motor