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Alfa Romeo Giulia: sotto il segno del Quadrifoglio

 

Nel mito dell’Alfa Romeo Giulia spicca il Quadrifoglio. Apparso per la prima volta sulla RL Targa Florio del 1923 su ispirazione di Ugo Sivocci, che quell’anno regalò all’Alfa Romeo il primo successo sulle Madonie. Il celebre triangolo bianco con il quadrifoglio verde al centro è stato poi adottato dalle vetture da corsa della Casa milanese come la P2 o la 158/159 Alfetta che ha vinto i primi due Campionati Mondiali F1 nel 1950-1951.

Quando nel 1963 è nata la Giulia TI 1600 Super, presentata a Monza, la pista dove l’Alfa Romeo ha scritto tante pagine di storia, è stato deciso di applicare sui parafanghi anteriori quel simbolo, a sottolineare la vocazione sportiva dei quel modello in linea con le grandi tradizioni del marchio.

Oggi anche per la Giulia del terzo millennio c’è una coniugazione quadrifoglio. In particolare la nuova Giulia Quadrifoglio è il top di gamma, con la sintesi dell’eccellenza tecnologia Alfa Romeo in chiave moderna, massima espressione de “La meccanica delle emozioni”,

Equipaggiata con il nuovo motore 2.9 Biturbo benzina da 510 CV – totalmente in alluminio e ispirato da tecnologie e competenze tecniche Ferrari – la Nuova Giulia Quadrifoglio assicura infatti prestazioni straordinarie: velocità massima di 307 km/h, accelerazione da 0 a 100 km/h in appena 3,9 secondi e una coppia massima di 600 Nm. Tra l’altro, sebbene i valori di potenza e coppia siano sensazionali, il 2.9 Biturbo benzina “6 cilindri” è best in classe nelle emissioni (198 g/km di  CO2 con cambio manuale a 6 marce) ed è sorprendentemente efficiente nei consumi, grazie al sistema di disattivazione dei cilindri a controllo elettronico. La perfetta distribuzione dei pesi e l’innovativa architettura a trazione posteriore del modello offre, nella versione Quadrifoglio, un rapporto peso/potenza ai vertici della categoria  – 2,99 kg/CV – grazie all’estensione dell’utilizzo di materiali quali la fibra di carbonio anche per tetto, cofano, splitter anteriore, nolder posteriore e inserti laterali delle minigonne. Il peso della versione Quadrifoglio può essere ulteriormente ridotto mediante due componenti disponibili su richiesta: dischi freno carboceramici e sedili Sparco con scocca posteriore in fibra di carbonio.

La Giulia Quadrifoglio adotta un cambio ZF automatico a 8 rapporti con una calibrazione tale da permettere di effettuare le cambiate in soli 150 millisecondi in modalità Race. Sono di serie le palette del cambio in alluminio sul piantone dello sterzo.

La trasmissione è dotata di frizione “lock up” che assicura al guidatore una forte percezione di ripresa una volta innestata la marcia. Inoltre, Il nuovo cambio automatico è in grado, a seconda della modalità del DNA, di ottimizzare la fluidità, il comfort e  la facilità di guida in tutti gli ambiti di utilizzo, compreso quello urbano, e permette di migliorare ulteriormente i consumi di carburante e le emissioni di CO2 rispetto alla versione manuale. Sono di serie le palette del cambio in alluminio sul piantone dello sterzo e dotazioni tecnologiche progettate per massimizzare le prestazioni dinamiche, quali il sistema Alfa Chassis Domain Control (novità assoluta nel segmento), il sistema AlfaTM Active Aero Splitter e l’AlfaTM D.N.A. Pro selector con modalità Race.

In particolare,  la tecnologia Chassis Domain Control (CDC) sviluppata in collaborazione con Magneti Marelli, rappresenta il  “cervello” della vettura che coordina tutta l’elettronica di bordo. Il sistema gestisce  l’azione dei diversi contenuti – quali il rinnovato selettore DNA Pro, il sistema Torque Vectoring, l’Active Aero Splitter, le sospensioni attive e l’ESC – e assegna a ciascuno di essi un compito preciso per ottimizzare le prestazioni e il piacere di guida. In dettaglio, il CDC adatta in tempo reale l’assetto della vettura, rendendo dinamiche le mappature delle modalità del DNA Pro, sulla base dei dati di accelerazione e rotazione rilevati dai sensori. Previene e gestisce inoltre situazioni critiche, informando in anticipo le specifiche centraline coinvolte nel sistema elettronico della vettura: chassis, powertrain, sospensioni, impianto frenante, sterzo, assistenza alla guida e differenziale in curva.

A sua volta la tecnologia Torque Vectoring, grazie alla sua doppia frizione,  consente al differenziale posteriore di controllare separatamente la coppia per ciascuna ruota. In questo modo, la trasmissione della potenza a terra migliora anche in situazioni di bassa aderenza. Ciò permette di condurre l’auto in modo sicuro e sempre molto divertente, senza mai ricorrere a interventi invasivi da parte del controllo di stabilità

La Quadrifoglio è inoltre di raffinate tecnologie di ausilio al guidatore, tra le quali i nuovi ed efficaci sistemi di sicurezza attiva quali il Forward Collision Warning, l’Autonomous Emergency Brake con riconoscimento dei pedoni e il Lane Departure Warning, che hanno contribuito in maniera decisiva all’assegnazione della valutazione di Sicurezza 5 Stelle da parte di Euro NCAP. La sua performance del 98% di sicurezza degli occupanti adulti è la migliore mai raggiunta da un’autovettura, nonostante la normativa Euro NCAP si sia fatta più severa a partire dal 2015. Insomma, sotto il Quadrifoglio c’è sempre un tesoro! (fc)

“SPECIALE ALFA ROMEO GIULIA: LA SIGNORA GIULIA”

La Redazione

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