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A Roma è ancora emergenza sociale tra cinture, seggiolini e smartphone!

Mercoledì 15 novembre presso il Grand Hotel Palace di Roma sono stati presentati i risultati dell’indagine “Cinture allacciate e telefono in tasca: il caso Roma” sui comportamenti pericolosi più frequenti per la sicurezza stradale. L’indagine è stata condotta dalla Fondazione Filippo Caracciolo in collaborazione con l’Automobile Club di Roma e con la direzione compartimentale dell’ACI che coordina le attività e le iniziative degli Automobile Club di Italia.

Giuseppina Fusco, Presidente Automobile Club Roma e Fondazione Filippo Caracciolo, ha illustrato, alla presenza di Pasquale Cialdini, Presidente Consulta Cittadina per la Sicurezza Stradale e la mobilità dolce e la sostenibilità, Michele Civita, Assessore Politiche del territorio Mobilità della Regione Lazio, Luigi Pagliara, esperto dei trasporti, i risultanti a dir poco allarmanti nell’ambito delle tematiche del territorio e in particolare della sostenibilità e della sicurezza nella circolazione delle strade della Capitale.

L’indagine ha riguardato il comportamento alla guida nel territorio di Roma ed è stata focalizzata sull’uso del telefonino durante la guida di autoveicoli e motocicli, l’inosservanza dell’obbligo delle cinture di sicurezza anteriori e posteriori, la mancanza dei sistemi di ritenuta per bambini.

Sono stati analizzati 66.000 comportamenti tra guidatori di auto e mezzi a due ruote, passeggeri (anteriore e posteriore) e bambini in 8 punti nevralgici della rete viaria della Capitale in orari di punta in prossimità degli impianti semaforici: corso Francia, via Prenestina, via Ostiense, Lungotevere de’ Cenci e Lungotevere Raffaello Sanzio, via Luisa di Savoia, via Aurelia, via Tuscolana e via Nomentana.

Ma veniamo ai risultati esposti dalla Dottoressa Fusco che ha definito allarmanti e inaspettati: contravvenendo palesemente agli obblighi di legge, nel territorio urbano di Roma

  • il 22% dei conducenti non usa le cinture di sicurezza!
  • Per quanto concerne il passeggero seduto accanto al conducente, la percentuale sale al 26%,
  • mentre supera la soglia dell’80% in riferimento ai passeggeri seduti nei sedili posteriori che è bene ricordare aumentano anche il rischio di lesioni anche per i passeggeri seduti nel lato anteriore in caso di urto.

Per quanto concerne i bambini i dati che emergono parlano di emergenza sociale dato che

il 57% viaggia senza i sistemi di ritenuta previsti dal Codice della Strada, ovvero si tratta di modi inappropriati, mentre il 35% non ha proprio nulla!

A questo dato inquietante va aggiunto il paradosso a volte riscontrato per cui adulti al volante che indossano la cintura con minori posizionati nei sedili posteriori che non utilizzano nessun sistema di ritenuta!

In merito all’uso di smartphone al volante, oggetto di recenti dibattiti, la rilevazione fatta evidenzia un’emergenza sociale da contrastare soprattutto sul piano formativo.

Infine la Fondazione punta anche alla sostenibilità ambientale, rilevando che il 71% delle auto viaggia con il solo conducente e nel 94% dei casi osservati nessuno occupa i sedili posteriori.

Questo fa a nostro modo evincere una IGNORANZA normativa, civica e sociale del problema che agli occhi delle istituzioni sembra essere più incentrata sulla criminalizzazione dell’uso dei veicoli privati piuttosto che su campagne informative indirizzate agli utenti a vario titolo delle strade della Capitale, ma non solo. Si è voluto infatti parlare anche dei problemi legati alla congestione del traffico e della possibilità di chiudere la città di Roma imponendo un pedaggio, ma ha detto bene, secondo noi, Giuseppina Fusco quando ha dichiarato che “i comportamenti alla guida devono essere responsabili per affermare il diritto alla vita di ogni utente della strada”. (Michela Favìa del Core)

La rilevazione della Fondazione Filippo Caracciolo è online.

 

La Redazione Motor